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Ambiente del Camerun
Le regioni del Camerun sono attraversate da climi tropicali semi-aridi al Nord e climi equatoriali caldi e umidi durante tutto il corso dell’anno, al Sud dove si trovano delle fiorenti foreste pluviali. La vegetazione è in gran parte rappresentata dalla savana, più o meno verdeggiante a seconda del grado di umidità..
La regione centrale del Camerun è attraversata dalla estesa catena montuosa dell’Adamaoua (2600mt di quota) e dal massiccio del monte Camerun, di origine vulcanica la cui cima più alta raggiunge i 4.000mt di altezza. Il sud-est del paese è caratterizzato da un altopiano collinare con una quota media fra i 700-900 mt.
Il fiume principale è il Sanaga e nasce dal versante meridionale del massiccio dell'Adamaoua e bagna con i suoi affluenti una vasta porzione dell'altopiano centrale camerunese, sfociando infine nel golfo di Guinea.
L’ambiente vegetativo e faunistico del Camerun che come territorio si è estende per circa 1.000 km in latitudine è variegato e principalmente influenzato dal meccanismo climatico generale tipico dell’Africa tropicale, ovvero da un'alternanza nel corso dell'anno tra un periodo secco e uno umido. La zona costiera è caratterizzata dalla foresta pluviale equatoriale che offre un ricco habitat vegetale e animale. Lungo la costa e nei pressi degli estuari dei fiumi questa formazione vegetale è spesso sostituita dalle foreste di mangrovie, caratteristiche di ambienti salmastri.
Gli ecosistemi del Camerun hanno subito in alcune zone alterazioni di origine antropica: le elevate densità di popolazione hanno provocato la degradazione degli originari manti vegetali, come è il caso della zona dell'Adamaoua dove la secolare pratica pastorale ha impoverito la savana arborata tipica della zona, trasformandola in una vasta distesa erbosa. La foresta equatoriale occupa ancora più del 50% del territorio, mentre i terreni acquisiti all'agricoltura (sia arativi che colture permanenti) costituiscono circa il 15% del territorio; la restante percentuale, circa il 35%, è occupata da distese erbose più o meno rigogliose spesso utilizzate per il pascolo.
Gli ambienti naturali originari sono protetti in alcuni parchi nazionali e riserve naturali ma purtroppo, come in molti altri Paesi africani, la preservazione dell'ambiente spesso non si concilia con le esigenze della popolazione: la richiesta di carne di animali selvatici, lo sfruttamento delle foreste, l'avanzamento della desertificazione, l'impoverimento del suolo, l'allevamento intensivo di bestiame, la caccia e la pesca intensive influiscono negativamente sul mantenimento della biodiversità del Paese.
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